Atto Costitutivo e Statuto della Associazione

L'Atto Costitutivo, lo Statuto della Associazione, la Scheda di Adesione sono pubblicati sotto la data del 2 febbraio 2013 di questo Blog

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venerdì 28 febbraio 2014

Air Power: dalle recenti operazioni aerre agli sviluppi futuri Convegno 20-21 marzo. Un grande impegno per il Gen Sciandra

In un Paese dove le capacità militari dovrebbero essere frutto di profonde considerazioni politico-strategiche, e dove, invece, le valutazioni sulle acquisizioni sono sempre più spesso espresse strumentalmente, è giunto il momento di guardare al Potere Aereo del presente per caratterizzarne la futura efficacia, come potrebbe essere richiesto in uno scenario a “Levante“.
Il Centro Studi Militari Aeronautici (CESMA) della Associazione Arma Aeronautica, con il patrocinio dello Stato Maggiore Difesa, dello Stato Maggiore Aeronautica e del Segretariato Generale della Difesa, coadiuvato dalla Aeronautica Militare Italiana, dal Centro Alti Studi della Difesa e la sponsorizzazione di Agusta Westland, Alenia Aermacchi, AOS, Boeing, Elettronica, Falcon Log, Lockheed Martin, Selex_ES, Thales Alenia Space Italia, organizza il Simposio
 
AIR POWER: dalle recenti operazioni aeree agli sviluppi futuri
Roma, Centro Alti Studi per la Difesa (CASD)
20-21 MARZO 2014
 
Obiettivo del convegno è di dare spazio non solo ai Comandanti operativi ma anche alle varie componenti industriali, per favorire lo scambio autentico e genuino delle rispettive opinioni, idee e visioni, per consolidare una comune base di partenza su cui costruire quella necessaria consapevolezza reciproca nella convinzione che solo questa rappresenta le inevitabili fondamenta, su cui sviluppare un vero approccio condiviso, non solo nell’ambito militare nazionale ma anche nel più ampio contesto del Paese e di tentare una prima analisi sul se e come l’industria sia in grado di soddisfare le legittime aspettative dei comandanti operativi.
Interverranno tra gli altri:
  • Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, Capo di Stato Maggiore
  • Generale Enzo Stefanini, Dirttore Nazionale degli Armamenti
  • Lt. Gen. (GEAF) Joachim Wundrak, Executive Director JAPCC:
  • Onorevole. Senatore. Roberta Pinotti, Ministro della Difesa (TBC)
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In a Country where military capabilities should be the result of deep political-strategic considerations, and where, instead, evaluations on the military acquisitions are more often expressed instrumentally, the moment has come to look to the Air Power of the present in order to characterize its future effectiveness, like it could be asked in the future not excluding a potential “East” scenario.
The CEnter for Studies in Military Aerospace (CESMA) of the Associazione Arma Aeronautica, with the patronage of the IT Defence Staff, the ITAir Force and the General Secretariat of Defence/NDA, supported by ITAF and CASD, and sponsored by Agusta Westland, Alenia Aermacchi, AOS, Boeing, Elettronica, Falcon Log, Lockheed Martin, Selex_ES, Thales Alenia Space Italia, organize the symposium
 
AIR POWER: from most recent air operations to future developments.
Roma, Center for High Defence Studies (CASD)
20-21 MARCH, 21 – 22  2014


The ambitious aim of the symposium, which is meant to allow the participation not only of Operational Commanders, but also of the different compartments of Industry, is to promote the genuine exchange of respective opinions, ideas and visions, in order to consolidate a common understanding looking at the possibility to generate a real shared approach, not only within the National military Community, but also in the wider context of the Nation, attempting in the meanwhile a first analysis on  if and how the Industry is able to satisfy the legitimate expectations of Operational Commanders.

Among the most distinguished speakers:
  • Adm. Luigi Binelli Mantelli, IT Chief of Defence
  • Lt. Gen. Enzo Stefanini, IT Secretary General of Defence/NDA
  • Lt. Gen. (GEAF) Joachim Wundrak, Executive Director JAPCC:
  • The Hon. Sen. Roberta Pinotti, IT Minister of Defence (TBC)
(simultaneous translation IT-EN-IT will be available)






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CESMA - GdC
Dr. Gustavo Scotti di Uccio
Via Marcantonio Colonna 23/25
00192 Roma

domenica 23 febbraio 2014

Conferenza: "Volare" oltre il Cielo

La prima conferenza romana dell'astronauta dopo il rientro a terra.

  
Parmitano e

                                                    l'Italia vista dallo

                                                    spazio


"Volare" oltre il cielo: Luca Parmitano racconta la sua missione sulla Stazione Spaziale Internazionale


Luca Parmitano, maggiore dell’Aeronautica Militare e astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea, è stato, come sappiamo, il primo italiano ad effettuare una "Extra Vehicular Activity" ( EVA) dalla Stazione Spaziale Internazionale.
Finalmente potremo soddisfare la nostra curiosità sentendo dalla sua viva voce il racconto dell'accaduto e le sue risposte alle nostre domande.
Per la partecipazione è gradita la registrazione da effettuare qui , indicando anche la eventuale partecipazione alla cena che seguirà l'evento (quota di partecipazione 20 Euro).

Roma. Casa dell’Aviatore. Viale dell’Università, 20
24 Febbraio 2014 (17.00 – 18.30)

Richiamiamo 'attenzione sull'anticipo dell'orario rispetto alle confernze precedenti, causato da impegni televisivi del Magg. Parmitano.

In caso di difficoltà ad utilizzare il formulario, si possono comunicare i propri riferimenti all’indirizzo email cesma.mil@gmail.com.


Luca Parmitano

Pilota sperimentatore dell'Aeronautica Militare ed astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), Medaglia d'Argento al Valore Aeronautico e Commendatore al Merito della Repubblica Italiana.

Il Maggiore Luca Parmitano è nato a Paternò (Catania), il 27 settembre 1976. 

Entrato in Accademia Aeronautica di Pozzuoli (Napoli) nel 1995 con il corso 'Sparviero IV', ha portato a termine l'addestramento base con la U.S. Air Force alla Euro-Nato Joint Jet Pilot Training (ENJJPT) presso la base statunitense di Sheppard (Texas) nel 2001. 
E' stato assegnato nel 2001 al 13^ Gruppo del 32^ Stormo di Amendola (Foggia). Durante questo periodo, ha ottenuto tutte le qualificazioni con tale velivolo, comprese 'Combat Ready', 'Four Ship Leader' e 'Mission Commander/Package Leader'. Ha completato inoltre il corso JCO/CAS con la USAFE a Sembach (Germania) nel 2002. Come pilota del 13^ Gruppo ha ricoperto il ruolo di Capo della Sezione Addestramento e di Comandante della 76^ squadriglia. 
È stato inoltre 'Electronic Warfare Officer' (EWO) del 32^ Stormo. Nel 2003 si è diplomato come Ufficiale di Guerra Elettronica al Reparto Supporto Tecnico Operativo alla Guerra Elettronica (ReSTOGE) di Pratica di Mare (Roma). 
Ha completato il 'Tactical Leadership Programme' (TLP) a Florennes (Belgio) nel 2005. 
Nel 2007 è stato selezionato dall'Aeronautica Militare per diventare pilota collaudatore. Si è addestrato come 'Experimental Test Pilot' alla EPNER, la scuola per piloti sperimentatori francese ad Istres. 
Nel maggio del 2009 è stato selezionato come astronauta ESA e nel febbraio 2011 è stato assegnato come Ingegnere di Volo ad una missione di lunga durata, pianificata per il 29 maggio 2013, sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). 
La missione prevedeva la partecipazione di Parmitano ad almeno due passeggiate spaziali, la prima delle quali ha avuto luogo il 9 luglio 2013 ed ha avuto una durata di 6 ore e 7 minuti: Parmitano è diventato così il primo astronauta italiano a svolgere attività extraveicolare. La seconda attività extraveicolare ha avuto luogo il 16 luglio 2013, ma si è interrotta anzitempo a causa di un problema tecnico. Poco dopo l'inizio della sessione Parmitano ha riportato di avere dell'acqua all'interno del casco. Dato che l'acqua continuava ad aumentare ed aderiva al volto di Parmitano causandogli difficoltà di visione e di respirazione, il direttore di volo David Korth ha ordinato ad entrambi gli astronauti di rientrare nel Joint Airlock.  Nel complesso la seconda EVA ha avuto una durata di 92 minuti. Un'inchiesta è stata aperta per investigare le possibili cause del problema e la NASA ha dichiarato che non saranno programmate ulteriori attività extraveicolari finché l'origine del problema non sarà stata chiarita.
Nel 1999 si è laureato in Scienze Politiche all'Università di Napoli Federico II, in Italia, con una tesi in Diritto Internazionale. Nel 2000 si è diplomato all'Accademia Aeronautica. Nel luglio del 2009 ha conseguito un Master in Ingegneria del Volo Sperimentale presso l'Istituto Superiore dell'Aeronautica e dello Spazio (ISAE) di Tolosa (Francia). 
Ha accumulato più di 2.000 ore di volo, si è qualificato su oltre 20 tipi tra aerei ed elicotteri militari, ha volato su oltre 40 tipi diversi di velivoli.

E' sposato ed ha due figlie. 
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CESMA - GdC
Dr. Gustavo Scotti di Uccio
Via Marcantonio Colonna 23/25
00192 Roma

martedì 11 febbraio 2014

Il Mondo MIlitare e la donna



            In attesa di comunicare dati definitivi, lasciatevi liberi per il 27 Febbraio 2014 ore 10.00

Un Grande Lucio.

Come non detto. Il Ce.S.I. è davvero al 16° posto dei think tnak di 
medie dimensioni, giustamente, nell'edizione appena pubblicata che qui 
allego.
Mi scuso per la banale svista.
Lucio Martino

lunedì 3 febbraio 2014

Per il CESI: una nota in merito

Riceviamo dall'amico Luca Martino la seguente nota e volentieri la inseriamo nel blog:

Riferimento post in data 27 gennaio 2014:


eppure nel "2012 Global Go To Think Tanks Index Report" (Final Release - 
1.28.13), che qui si invia in allegato, non c'è davvero traccia del Ce.S.I.

Al 16° posto della categoria "“Think Tank di medie dimensioni” c'è 
l'Organization for Social Science Research in Eastern and Southern 
Africa (Ethiopia).

Si veda a pag. 102, Best Think Tanks with an Annual Operating Budget 
under $5 Million USD, Table #35.

Lucio Martino

On 1/28/2014 18:46, senioresiasd@libero.it wrote:

Noi siamo solo imparziali traghettatori di notizie.
Aperti ad ogni altro contributo



Aggiornamento. Notizie dal CESI

Argentina

IDU 59 Argentina

L'Argentina sarebbe in trattativa con le Israeli Aerospace Industries (IAI) per l'acquisizione di 18 caccia Kfir Block 60, in alternativa alla fornitura di 16 Mirage F1M provenienti dalle file dell'Aeronautica militare spagnola. Il valore della fornitura si aggirerebbe intorno ai 500 milioni di dollari. Le trattative con Madrid sembrano essersi definitivamente arenate su questioni tecniche e, soprattutto, politiche. A parziale conferma dei contatti tra Buenos Aires e Tel Aviv, nel settembre 2013 un rappresentante IAI rendeva pubblico l'interessamento di due aviazioni militari straniere nei confronti dell'ultima versione del caccia israeliano.
La configurazione più recente del Kfir viene considerata, dal produttore, alla stregua di un caccia di quarta generazione e include una versione rigenerata e migliorata del motore General Electric J-79, l'integrazione del radar AESA EL/M-2032 di Elta Systems e l'installazione di una suite avionica ad architettura aperta e di un nuovo sistema di trasmissione dati in data-link. A distanza di circa 40 anni dall'entrata in servizio del modello originario, basato sul design del Mirage 5, il Kfir è attualmente operato da Colombia, Ecuador e Sri Lanka. Gli esemplari colombiani sono i più recenti (standard C10/C12) e includono, oltre al radar AESA, anche un pod di designazione Litening e la capacità di rifornimento in volo.
L'interesse argentino per i caccia israeliani s'inserisce nel quadro di un generale rinnovo del dispositivo aeronautico di Buenos Aires, resosi ancora più necessario con il ritiro dei Mirage IIIEA/DA, ma che deve fare i conti con le difficili condizion! i finanziarie in cui versa, tutt'oggi, il governo del Presidente Kirchner.



Francia

IDU 59 Francia
A breve distanza dall'esito negativo della gara brasiliana per il Progetto FX-2, conclusasi a favore del Gripen NG, il Ministro della Difesa francese Jean-Yves le Drian e il presidente e amministratore delegato di Dassault Eric Trappier hanno confermato l'aggiornamento F3R del caccia multiruolo Rafale. Il contratto, del valore di circa 1 miliardo di euro, è stato ufficializzato il 10 gennaio scorso, ma era già stato ratificato dalla DGA francese il 30 dicembre.
Il programma di aggiornamento del Rafale, quindi, prevede l'integrazione del missile aria-aria a lungo raggio Meteor di MBDA e della versione più recente della smart bomb Hammer di Sagem. Versioni precedenti di quest’ultima arma sono state utilizzate dall'aviazione francese sia in Libia (2011) che in Mali (2013). I miglioramenti interesseranno anche il sistema di autodifesa Spectra, sviluppato congiuntamente da MBDA (sensori a infrarossi) e Thales (funzioni di rilevamento e jamming radio).
Altre aggiunte includeranno un interrogatore/trasponder per l'identificazione amico/nemico, con piena compatibilità Mode-5/Mode-S, e migliorie incrementali ai sistemi di navigazione, trasmissione dati e rilevamento radar (nella fattispecie dell'AESA RBE2 di Thales).
La versione F3R prevede anche l'integrazione del pod di sorveglianza e designazione laser PDL-NG, progettato per essere installato sia sui Rafale che sui Mirage 2000D.
A fronte di 180 ordinativi complessivi, sono 126 i Rafale già consegnati, tutti alle Forze Armate francesi: sfortunatamente per Dassault, infatti, il Rafale, sebbene già selezionato dall’India, quale unico cliente export, non è ancora entrato in produzione per quel Paese a causa di problematiche pre-contrattuali non ancora risolte. Anche per questo motivo, il produttore confida che la versione F3R saprà finalmente rendere il velivolo più attraente sui mercati esteri, laddove, almeno finora, il multiruolo francese ha pagato la concorrenza agguerrita dell'Eurofighter, dello svedese Gripen, del russo Su-27/30 e delle versioni aggiornate degli statunitensi F-15, F-16 e F-18.


Giappone

IDU 59 Giappone
Il Giappone ha recentemente portato a termine la revisione delle proprie politiche di sicurezza e di Difesa, attraverso la pubblicazione, nel dicembre 2013, di due documenti, approvati congiuntamente dal Comitato per la Sicurezza Nazionale e dal Gabinetto del Primo Ministro, Shinzo Abe: la “National Security Strategy” e il “National Defense Program Guidelines for FY 2014 and Beyond”.
La “National Security Strategy” ha un orizzonte temporale di 10 anni e prevede che, dal punto di vista concettuale, le Forze Armate giapponesi abbandoneranno il tradizionale concetto di pura autodifesa, rafforzando i legami con i propri partner internazionali. Il fine è quello di garantirsi maggiore libertà e flessibilità d’azione, in nome di un approccio proattivo alle situazioni di crisi.
Dal punto di vista strategico, lo strumento militare giapponese sarà riconfigurato in chiave prevalentemente aero-navale e, contestualmente, il suo baricentro verrà riposizionato dall’isola settentrionale di Hokkaido a quella meridionale di Kyushu, in modo da poter esercitare una maggiore influenza sull’area del Mar Cinese Orientale.
Le capacità delle Forze Armate giapponesi, inoltre, verranno potenziate in numerosi ambiti: C4ISR, trasporto, difesa dello spazio aereo, anti-terrorismo e forze speciali, cyber-security, calamità naturali e cooperazione internazion! ale.
Parallelamente, le National Defense Program Guidelines prevedono che, per il quinquennio 2014-2019, saranno messi a disposizione circa 175 miliardi di Euro, il 5% in più rispetto al piano precedente. Le linee guida, inoltre, indicano una revisione delle politiche di esportazione degli armamenti, in un ottica di maggiore sostenibilità finanziaria e temporale dell’intero comparto Difesa. Ciò dovrebbe permettere all’industria giapponese della Difesa di migliorare le proprie performance, di capitalizzare gli investimenti e di abbassare i costi, con conseguenti ricadute positive sull’intera economia del Sol Levante.
I due documenti si inseriscono nel solco di un lungo processo di revisione della postura strategica giapponese, iniziato nel 2006/2007 dallo stesso Shinzo Abe in occasione del suo primo mandato, allorquando l’Agenzia di Difesa venne trasformata in un vero e proprio Ministero. Tokyo vuole rispondere alle mutate condizioni internazionali, sia a livello globale che, soprattutto, a livello regionale. Infatti, a causa dell’ attivismo politico e militare della Cina sempre più marcato e dell’imprevedibilità del regime della Corea del Nord, il confronto con questi due Paesi si fa sempre più aspro e dagli esiti potenzialmente imprevedibili.

 

Polonia

IDU 59 Italia
Con il suo M-346, Alenia Aermacchi ha vinto la gara indetta dalla Polonia per la fornitura di un jet addestratore all'Aeronautica militare di Varsavia. La gara era stata recentemente riproposta dopo essere stata annullata nel 2011. Gli M-346 sostituiranno parte dell’attuale flotta di PZL Mielec TS-11 Iskra.
Il contratto sarà firmato nei primi mesi del 2014 e prevede che i velivoli e la strumentazione accessoria siano acquistati nel biennio 2016-17, per un importo di 280 milioni di Euro. L’accordo comprende la fornitura di 8 jet e dei relativi simulatori di volo per l'addestramento a terra del personale, oltre al consueto supporto tecnico e logistico. La Polonia potrebbe inoltre esercitare un opzione per l’acquisto di quattro velivoli aggiuntivi.
Quale contropartita industriale, Alenia Aermacchi ha firmato con le industrie aerospaziali polacche una serie di accordi relativi ad attività di manutenzione, supporto logistico e trasferimento di pacchetti di lavoro per componenti in composito.

L'addestratore M-346 ha battuto l'agguerrita concorrenza del BAE Systems Hawk e del KAI/Lockheed Martin T-50 Golden Eagle. La vittoria nel bando polacco rappresenta la terza affermazione del jet italiano nei confronti del sudcoreano T-50, dopo Israele e Singapore. I due velivoli si confronteranno nuovamente negli Stati Uniti, in occasione della gara Trainer-X Program, che dovrebbe essere indetta a breve per la sostituzione degli ormai anziani Northrop T-38 Talon.
Ad oggi gli ordini dell'M-346 hanno totalizzato 48 velivoli, acquisiti dalle forze aeree di Italia, Israele e Singapore.



Stati Uniti

IDU 59 Stati Uniti
Secondo un recente rapporto del Pentagono, la portaerei nucleare USS Gerald Ford, prima unità della nuova classe omonima, sarebbe afflitta da una moltitudine di problemi strutturali che rischiano di accrescerne i costi di sviluppo e di ritardarne di due anni l'entrata in servizio, prevista inizialmente per il 2016.
Sarebbero almeno cinque i componenti fondamentali, tutt’ora in fase di integrazione, che avrebbero mostrato una scarsa affidabilità nel corso dei test. La catapulta elettromagnetica, avrebbe dimostrato di poter sostenere solamente 240 lanci prima di un malfunzionamento, a fronte dei 1.250 previsti. Il sistema di arresto presenterebbe in media un malfunzionamento ogni 20 appontaggi, a fronte dei 4.950 richiesti. Forti dubbi vengono espressi anche in merito all'efficienza del sistema radar, sviluppato dalla Raytheon, dei sistemi di comunicazione e degli ascensori per gli armamenti.
Il combinato disposto di queste criticità rischia di influenzare negativamente una capacità fondamentale della USS Gerald Ford, qual è quella di generare e sostenere un numero maggiore di sortite rispetto alle portaerei giá in dotazione. Ciò, comprensibilmente, non potrà che avere conseguenze negative in termini di vulnerabilità ed efficienza operativa se tali difetti non verranno presto risolti.
Con una stazza lorda di circa 100 mila tonnellate, alta 75 metri e lunga 330, la USS Gerald Ford, come detto, sarà la prima di una nuova classe di portaerei che andrà a sostituire progressivamente la flotta statunitense, attualmente composta da 10 navi classe Nimitz a seguito del ritiro della USS Enterprise nel 2012. Rispetto alla precedente, la classe Ford è stata progettata, tra le altre cose, per garantire il 25% in più di sortite, con un equipaggio di 700 marinai in meno e per generare una quantità maggiore di energia elettrica e di acqua desalinizzata.
La portaerei, varata nel novembre scorso, è in fase di test presso i cantieri navali di Northrop Grumman, in Virginia. I costi di realizzazione sono già saliti del 22% rispetto a quelli iniziali, per un totale di 12,8 miliardi di dollari. Una situazione che, in tempi di tagli alla Difesa, diventa sempre più difficile da gestire e da giustificare, sia agli occhi del Congresso che dell’opinione pubblica.