“AZZURRO
CHE VALORE”
è l’iniziativa che intende ricordare quei valorosi sportivi
impegnati nel corso del primo conflitto mondiale, come soldati delle
armi, capaci di distinguersi nel corso della guerra per eroismo e,
pertanto, decorati al Valor Militare.
PREMESSA
STORICA
(Gen.
Giorgio Seccia)
Con
il conflitto mondiale, lo sport in generale, ed il calcio in
particolare, ebbero una grande eco sulla società civile. I
cittadini-soldato e la loro psicologia stanno forgiando il mondo
moderno; Benedetto Croce criticherà l’abitudine a conferire alle
pratiche sportive meriti troppo elevati, poiché osservò che nella
maggior parte dei casi “i giovani sportisti,
diventavano anche nazionalisti, imperialisti, dinamici, futuristi;
attivisti tutto tondo che stavano generando la guerra mondiale”.
Le
mobilitazioni e l’apertura del conflitto privano la società delle
fasce più giovani della popolazione, richiamate al fronte;
determinando contemporaneamente la sospensione dei campionati
sportivi nazionale, causando anche forti contrasti. Tuttavia chiunque
partì al fronte con la passione dello sport nel cuore, non lo fece
se non portando con se nello zaino la “magica sfera di cuoio”.
Il
pallone rotola in trincea, e addirittura anche i comportamenti da
bordo campo verranno trapiantati nel clima delle trincee, dando il là
a nuove forme di vitalità calcistiche.
In
Gran Bretagna, patria del football,
ritrova spazio il calcio
femminile,
dove ragazze impiegate nelle fabbriche di munizioni per sostituire
gli uomini al fronte, trovano il loro svago ad una realtà faticosa e
difficile, trovando in esso anche una via per l’emancipazione
sociale, affiancato ad un qualificante sentimento di contribuire allo
sforzo nazionale.
Il
pallone non smette di rotolare neppure nei campi per prigionieri di
guerra: nei campi di Ruhleben, di Sigmundshergerg, ad esempio,
vengono organizzati tornei dove si trovano a giocare fianco a fianco
vecchie glorie e nuove leve accomunate dal destino nelle trincee.
Le
autorità militari, notato il grande valore di questa attività, non
esitarono ad attrezzare campi da calcio improvvisati a ridosso delle
linee del fronte. Comunque in patria il mondo del pallone non si era
del tutto fermato, infatti campionati e tornei regionali a fini di
beneficienza per i soldati al fronte perdurarono durante tutto lo
sforzo bellico.
Le
società calcistiche, di tutti i belligeranti, sono tutte accomunate
dal triste destino di molti dei propri iscritti, caduti in battaglia:
giocatori, allenatori, dirigenti, tutti vennero indistintamente
colpiti dal conflitto, tant’è che il generale britannico Horace
Smith-Dorrien si domandò se non fossero proprio questi caduti i
“migliori uomini dei reparti”. Non possiamo esserne certi,
tuttavia molti di questi risulteranno decorati, e in gran parte alla
memoria!
Per
chi tornava a casa, l’esperienza della guerra non portò nulla di
positivo, né all’uomo, né all’atleta.
“ISTITUTO
NAZIONALE DEL NASTRO AZZURRO”
L’Istituto
del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valore Militare (o più
semplicemente Nastro Azzurro) è una associazione di tutti i Decorati
di Medaglia al Valor Militare, dalle guerra d’indipendenza fino a
oltre la seconda guerra mondiale. L’istituto fu fondato a Roma il
24 febbraio 1923 per iniziativa di Ettore Viola (Medaglia d’Oro) e
dal pittore Maurizio Barricelli, che vollero assumere il 26 marzo
come data ufficiale della fondazione, in memoria dell’istituzione
da parte di Carlo Alberto di Savoia Carignano delle Medaglie al Valor
Militare. Nei fatti la data di riferimento sarà il 21 aprile, giorno
in cui il Capo del Governo conferirà l’Orifiamma Nazionale in
Campidoglio.
Possono
far parte dell’Istituto i Decorati di medaglia al Valor Militare
(Soci Ordinari); Soci Ordinari sono anche i decorati dell’Ordine
Militare d’Italia (già di Savoia), della Croce d’Onore alle
vittime del terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni
militari e civili all’estero, e delle Medaglie al Valore
dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, dell’Arma dei
Carabinieri e della Guardia di Finanza. Soci d’Onore sono i Reparti
delle Forze Armate, le Province e di Comuni con Bandiera o Gonfalone
decorato dalla medaglia al Valor Militare ( sono per esempio Soci
d’Onore della Federazione Provinciale di Biella e Vercelli: la
città di Biella- Medaglia d’Oro al Valor Militare- , il Reggimento
Artiglieria a Cavallo “Voloire” (Milano)- 1 Medaglia d’Oro al
Valor Militare, 5 Medaglie d’Argento al Valor Militare, 1 Medaglia
di Bronzo al Valor Militare- ed il 52° Reggimento Artiglieria
Terrestre “Torino” (Vercelli)- 1 Medaglia d’Oro al Valor
Militare, Medaglia di Bronzo al Valor Militare). Possono inoltre
continuare nella Grande Tradizione dell’Istituto i congiunti ed i
discendenti di Decorati (Soci Aderenti) e tutti coloro che, pur non
discendenti di un Decorato, condividono gli Alti Ideali dell’Istituto
(Soci Simpatizzanti).
Oggi
l’Istituto, con sede ancora a Roma, si articola in Federazioni
Provinciali, Sezioni e Gruppi: dalla sua fondazione, 90.000 sono gli
iscritti decorati al Valor Militare. In 90 anni di storia il Nastro
Azzurro ha mantenuto fede ai propri Statuti,
svolgendo un'opera importante e affiancando iniziative di carattere
patriottico a un’attività sociale che mirassero a rafforzare il
concetto di Patria, fondamento prima di qualsiasi popolo che si
riconosca in una bandiera. Con il periodico Nastro Azzurro,
l’Istituto tramanda la memoria di quegli Eroi che, senza
distinzioni di religione, classe o ideologia politica, hanno portato
nel mondo l’Eroismo del Soldato italiano, Patria comune di
Vincitori e Vinti.
I
compiti dell’Associazione AZZURRO CHE VALORE, in collaborazione con
l’Istituto Nazionale del Nastro Azzurro, concernono la promozione
dell’attività culturale sulla Grande Guerra, Interesse perseguito
autonomamente o in collaborazione con privati cittadini,
associazioni, aziende pubbliche e private, enti e istituzioni
mediante elaborazioni di studi e ricerche che vertano su:
- Sportivi partecipanti alla Prima Guerra Mondiale:
- Sportivi caduti e/o decorati al Valor Militare:
- Ricerca fotografica ed iconografica su eventi sportivi e su uomini dello sport relativi al periodo della Guerra 14/18;
- Raccolta di cimeli e documentazione storica di società sportive operanti negli anni della Prima Guerra Mondiale e riproduzione storica di maglie, palloni, etc.;
- Costituzione di un'emeroteca tematica;
- Creazione di un fondo bibliotecario specifico e pubblicazione di ristampe anastatiche sul tema dello sport nella Grande Guerra;
- Censimento delle strutture sportive intitolate a sportivi caduti in guerra;
- Iniziative e commemorazioni di personaggi dello sport;
- Consulenza storico-sportiva in ambito rievocativo, artistico, teatrale, cinematografico, espositivo (mostre varie) ed in tutte le circostanze in cui vengano presentate attività che afferiscono alle finalità statutarie.
L’ASSOCIAZIONE
“AZZURRO CHE VALORE”
L'Associazione
“Azzurro che Valore” promossa dalla Federazione Prov.le di
Potenza del Nastro Azzurro, è una associazione apartitica ed
apolitica di tutti gli studiosi, appassionati, cultori di storia
sportiva e di tematiche legate alla Grande Guerra, sorta in occasione
delle celebrazioni centenarie del primo conflitto mondiale.
Essa
si realizza in collaborazione con gli studiosi di storia sportiva e
militare, in contatto con federazioni sportive, con enti militari,
culturali e di ricerca scientifica locali e nazionali nonché le
associazioni combattentistiche e d’arma.
L'Associazione
propone un programma annuale di manifestazioni culturali e sportive,
pubblicazioni culturali di studi e documentazione, curate da un
apposito ufficio editoriale. Per il perseguimento delle finalità
sopra enunciate, l'Associazione si propone di svolgere attività di
ricerca, di formazione, di consulenza e di informazione e qualsiasi
altra attività affine ritenuta necessaria e utile.
ln
particolare, l’Associazione si propone di:
- Organizzare convegni, conferenze, giornate di studio, dibattiti, seminari, proiezioni di filmati e documentari, lezioni, mostre di materiale e documentazione; organizzare gruppi di studio e ricerca;
- Ideare, realizzare ed editare pubblicazioni e simili, articoli e ricerche anche servendosi di portali internet e qualsiasi mezzo di comunicazione verrà ritenuto adatto a tale scopo.
Istituire
borse di studio:
- Partecipare a conferenze, seminari e manifestazioni, come occasioni per promuovere le potenzialità dei principi su cui l’Associazione si fonda e come momenti di elaborazione, e istanze di arricchimento della sfera culturale:
- Organizzare eventi in collaborazione con società e associazioni sportive; organizzare viaggi per promuovere incontri e scambi con altre realtà operanti nello stesso settore o affini.
(nota a cura del dott. Federico Mammarella)
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