5°
Reggimento Fanteria “Aosta”
Motto “Sotto l’impeto di Aosta Sparve il Nemico”
Campagne di Guerra:
1690-95 Difesa Savoia, 1696 Valenza, 1701-02 Successione di
Spagna, 1718-19 Sicilia, 1733-35 Successione di Polonia, 1742-48 Successione d’Austria,
1792-96 Piemonte, 1799 Lombardia, 1815 (Grenoble), 1848-49 I d’indipendenza, 1855.56
Crimea, 1859 liberazione della Lombardia, 1860-61 Marche-Umbria-Bassa Italia, 1866
liberazione del Veneto, 1915-18 Italo-Austriaca.
Ricompense al V.M.:
Alla Bandiera: Cav. Ord. Mil. Savoia, 2 Medaglie d’ Oro, 1
d’Argento, 1 di Bronzo, Agli Ufficiali e Truppa: 9 Cav. Ord. Mil. Savoia, 4
Medaglie d’ Oro, 312 d’Argento, 744 di Bronzo, 8 Croci di Guerra.
Perdite in
Combattimento:
Ufficiali: morti 57, feriti 125, dispersi 21, . Truppa:
morti 777, feriti 3201, dispersi 1199
Festa del
Reggimento: 26 novembre
Erede della tradizione del
reggimento fucilieri di S. A. R., costituito il 20 febbraio 1690 per la
protezione tattica dell'artiglieria che prese nome di reggimento di Aosta nel
1774, vanta le antiche glorie delle fanterie d'ordine dei volontari del
reggimento di S. Giulia di Mondovì che lo formarono. Negli eventi 1796-1S14
fece parte della 1a mezza brigata dell'esercito della nazione
piemontese e al ritorno di Vittorio Emanuele I nei propri stati di terraferma
si ricostituì in reggimento prendendo il nome di Aosta. Incorporò il reggimento
provinciale d'Ivrea, parte di quello di Vercelli, un battaglione cacciatori
Aosta e si scisse in due reggimenti (1° e 2°) nel 1831. In conseguenza
dell'ordinamento 4 maggio 1839 il I° reggimento assunse l'ordinativo 5°
(reggimento fanteria - brigata Aosta), e dal 1926 fa parte della XXVIII brigata
di fanteria. Partecipò alle ultime guerre del XYII secolo in Piemonte e, in
Savoia, a tutte le campagne del secolo successivo. Combatté durante gli assedi
di Ivrea e di Torino nel 1701-02, prese parte alla difesa di Messina nella
spedizione di Sicilia del 1718 e alle battaglie di Parma e di Guastalla. Nella
guerra 1742-48 si batté in valle Stura, sostenne l'assedio di Cuneo, fu a
quello di Valenza. Nelle guerre della repubblica combatté in montagna, alla
testata della Dora. Il 5° reggimento fanteria prese parte a tutte le guerre
d'indipendenza. Meritò una medaglia d'argento nella campagna 1848-49 nella
battaglia di Novara (Mortara): partecipò con 4 compagnie alla guerra di Crimea
(1855-56). Il 24 giugno 1S59, alla presa di S. Martino, ottenne la medaglia
d'oro al valor militare, e nei fatti di Aspromonte meritò una medaglia di
bronzo. Concorse alla guerra italo-abissina 1895-96 nella formazione dei
battaglioni di fanteria d'Africa che si batterono eroicamente nella battaglia
di Adua, ed alla guerra 1911-12, partecipando alla mobilitazione di 4
reggimenti Corpo di operazione. Durante la guerra italo-austriaca fu sull'alto
Isonzo, in Carnia, sul Carso, in Trentino, sul Piave. Meritò seconda medaglia
d'oro a Col della Berretta nel novembre 1917, e conquistarono con audacia
mirabile i roccioni di M. Valdero Concorse con ufficiali e truppa alla guerra
italo-etiopica del 1935-36.
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