Atto Costitutivo e Statuto della Associazione

L'Atto Costitutivo, lo Statuto della Associazione, la Scheda di Adesione sono pubblicati sotto la data del 2 febbraio 2013 di questo Blog

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giovedì 31 luglio 2025

INFOCESVAM N. 3 DEL 2025

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO XII, 65/66/, N. 3, Maggio - Giugno 2025, 1 luglio 2025

XII/3/1001 La decodificazione di questi numeri è la seguente: XII anno di edizione, 3 il Bimestre di edizione di INFOCESVAM, 1001 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro, in funzione del supporto scientifico alla offerta formativa dei Master. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare Italiani e Stranieri dal 1793 ad oggi, con la pubblicazione di un ANNESSO. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento

XII/3/1002 - La sessione estiva di Laurea (Anno Accademico 2024 – 2025 ed anni accademici precedenti) per i Master di 1° Liv. Storia Militare Contemporana e Politica Militare Comparata dal 1960 ad oggi si è tenuta in sede il giorno 16 giugno 2025. Di seguito i nomi dei laureati.

XII/3/1003 – Progetto 2020/2 Prigionia italiana in mano Britannica 1941 -1947. Il Primo volume Africa Orientale Italiana 1935-1940. “Impero: tra realtà e propaganda” è nella versione Bozza 1 Revisione. Compilazione Indici dei Nomi propri, geografici e militari. La copertina è stata composta ed edita.

XII/3/1004 - Collaborazione CESVAM – Associazioni. Roma. 26 giugno 2025 il Direttore del CESVAM, presso la sede del Gruppo Medaglie d’Oro ha presidetuo alla presentazione del Volume di Giovanni Cecini “ I grandi Eroi della Seconda Guerra Mondiale”

XII/3/1005 - I Laureati alla Sessione di Laurea estiva di Politica Militare Comparata (vds XII/3/1002) sono: Dr. Casamento; Dr. Corona. Si sono ritirati per questo anno accademico 4 frequentatori.

XII/3/1006 - XII/2/984 – Progetto 2024/4 “Dal Corpo di Liberazione ai Gruppi di Combattimento” Predisposto il Manoscritto 1. Chiesto preventivo di Spesa alla Casa Editrice. Predisposta Bibliografia, Prefazione, Premessa, Ringraziamenti

XII/3/1007 - In distribuzione il n. 2 del 2025 della Rivista QUADERNI. Numero Copie su carta 250, di cui 200 in distribuzione, 10 Archivio Emeroteca, 40 a disposizione. Richiedere copie su carta a: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org

XII/3/1008 - E’ in preparazione il “CESVAM REPORT” Settembre 2021 – Agosto 2025. N 4 della Rivista QUADERNI” che completa i Report Settembre 2014 – Agosto 2019 (2019) e Settembre 2019 – Agosto 2021 ( 2021). Richiesto preventivo di Spesa. Edizione speciale della Rivista “QUADERNI”

XII/3/1009 - I Laureati alla Sessione di Laurea estiva di Storia Militare Contemparane dal 1792 ad oggi (vds XII/3/1002) sono: Dr.ssa Pasin; Dr. Rustioni, Dr.Boldrini, Dr. Piccione, Dr. Picchierri, Dr.Foria. Si sono ritirati per questo anno accademico 5 frequentatori. Tutti i laureati hanno manifesto l’intenzione di continuare a collaborare con il CESVAM

XII/3/1010 – Castelferreti (AN) - Collaborazione CESVAM – Associazioni. Roma. 26 giugno 2025 il Direttore del CESVAM, insieme al presidente della Federazione Regionale delle Marche, MAVM Claudio Fiori, il 13 giugno 2025 ha presenziato al Convegno “81° anniversario del passaggio del Fronte 1944- 2025. E’ stata svolta la Relazione “Il valore militare al femminile durate la Guerra di Liberazione 1943 – 1945”. Ricordata la staffetta partigiana Teresa Vergalli.

XII/3/1011 - Canale You Tube dedicato all’Istituto del Nastro Azzurro. Mese di Maggio, 4 Video, mese di Giugno, 4 video. Redazione ed edizione a cura del CESVAM I video sono trasmessi ogni giovedì, (ore 08.00). Titolo Canale ISTITUTO NASTRO AZZURRO CESVAM

XII/3/1012 – In occasione della presentazione (Vds. XII/3/1004 del Volume di Giovanni Cecini il 26 giugno 2025 è stato consegnato l’Emblema Araldico al Dott. Goffredo Zignani, nipote della MOVM Goffredo Zignani, fucilato dai tedeschi il 19 novembre 1943 ad Elbassan (Albania). Il Dott. Goffredo Zignani ha chiesto di iscriversi alla Federazione Provinciale di Ancona, per continuare la collaborazione con il CESVAM.

XII/3/1013 - Progetto 2024/2 – Progetto “ 80° della Liberazione. 1944. I Martiti di Fiesole e gli Eccidi in Toscana”. Collaborazione con la Federazione Regionale della Toscana. Coautore Manuel Vignola. Predisposto il Manoscritto 2. Acquisti i dati della II e III Parte ( Vittine da 2 a 9 e Vittime da 10 a 49) Si hanno quindi tutti gli episodi (1415) in cui si sono avute vittime plurime

XII/3/1014 - Collaborazione CESVAM – Associazioni. Associazione Ex Allievi della Nunziatella Sezione del Lazio. Cinema in Divisa. Dato il contributo alla presentazione dei fil di carattere storico. Ed al Giornale illustrativo. Svolto mercoledi 11 giugno 2025 l’incontro di presentazione, alla Scuola Ufficiali dei Carabinieri, di Roma, l’incontro di presentazione per il 2025/2026.

XII/3/1015 - La sessione estiva di Laurea (Anno Accademico 2024 – 2025 ed anni accademici precedenti) per i Master di 1° Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale si è tenuta in sede il giorno 30 giugno 2025. Di seguito i nomi dei laureati.

XII/3/1016 - Progetto 2024/3 – Progetto “ Il Valore Militare e le Fosse Ardeatine”. Collaborazione con Aladino Lombardi. Contatti diretti con la Direzione del Museo della Liberazione di Via Tasso a Roma. Predisposto il Manoscritto n. 3. Predisposto i materiali per tutti i decorati. Predispostta Bibliografia, Premessa, Nota Autore, Presentazione e Prefazione .

XII/3/1017 – Pesaro – Collaborazione CESVAM Federazioni. Federazione Provinciale di Pesaro. Federazione Provinciale di Teramo, 13 giugno 2025. “ Lassu dove volano gli eroi. Storie di aviatori pesaresi e teramani. Il Presidente della Federazione Regionale delle marche dell’Istituto MAVM Claudio Fiori ha svolto un intervento sui temi del Valore Militare e suoi significati. Presentata una vetrina con alcune le pubblicazioni del CESVAM e del materiale divulgativo.

XII/3/1018 – Nel prossimo numero si darà conto delle CHAT attivate per agevolare la comunicazione circolare tra tutte le componenti CESVAM

XII/3/1019 - Gli articoli, note ed altro materiale per la rivista QUADERNI devono essere inviati alla Redazione (quaderni.cesvam@istitutonastroazzurro.org) entro il 15 luglio 2025 p.v., per la valutazione e la preparazione del N. 3 del 2025. (Uscita luglio 2025)

XII/3/1020 – Progetto 2024/1 – “80° della Guerra di Liberazione. Monte Marrone. 1 -10 Aprile 1944. la svolta”. Predisposto in bozza i capitoli I, II, III, IV, e la Bibliografia generale e di pertinenza. Compilati La Premessa, Introduzione, Bibliografia, Nota dell’Autore. Richiesto il preventivo alla Casa Editrice. Predisposto il Manoscritto 2.

XII/3/1021 - In occasione della Conferenza (Vds. XII/3/1010) il 13 giugno 2025 è stato consegnato l’Emblema Araldico al Dott. Carlo Mariotti Zignani, nipote del pludecorato Carlo Mariotti, combattente della I e della II guerra mondiale Il Dott. Carlo Mariotti è socio della Federazione Provinciale di Ancona dell’Istituto del Nastro Azzurro

XII/3/1022 - I Laureati alla Sessione di Laurea estiva di Terrorismo ed Antiterrosimo (vds XII/3/1015) sono: Dr.ssa Bernardini; Dr. Sprenberg, Dr.Speranza, Dr. Garbo, Dr. Alfano , Dr.Revelli. Dr.Avallone, Dr. Aldramaki. Si sono ritirati per questo anno accademico 6 frequentatori. Alcuni di loro hanno manifesto l’intenzione di continuare a collaborare con il CESVAM

XII/3/1023 - Progetto 2024/3 – Titolo. “Dal Corpo Italiano di Liberazione ai Gruppi di combattimento”. Terminata la raccolta del materiale documentario e di quello iconografico. Predisposto il manoscritto 3. da predisporre la Copertina.Predisposto Nota Autore e Ringraziamenti. Predisposta Bibligrafia

XII/3/1024 – Indirizzo del Canale You Tube dell’Istituto Nastro Azzurro. La parola da digitare sulla icona di ricerca è CESVAM

XII/3/1025 - Prossimo INFOCESVAM (luglio - agosto) sarà pubblicato il 1 settembre 2025. I precedenti numeri di INFOCESVAM (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM. e sui vari blog sia storici e che geografici.

(a cura di Massimo Coltrinari) info: centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org



sabato 19 luglio 2025

La crisi istituzionale tra etica ed estetica La razionalità utopica

 


 

                                           Prof. Sergio Benedetto Sabetta

 

         In questo periodo storico di forti contrasti e conflitti per ridefinire i termini della convivenza fra le diverse comunità, in cui vi è un forte squilibrio tra finanza ed economia reale fonte di lotta per il suo controllo ( Arrighi, Silver), con grandi flussi di masse umane, rinasce la necessità di riconsiderare gli aspetti etici ed estetici dell’agire umano, necessità di determinare dei valori entro cui fondare la Comunità quale Nazione ( AA. VV., Il bluff globale, Limes 4/2023).

Hannah Arendt in “La tradizione del pensiero politico” distingue tra l’azione dell’eroe greco, degna di solitaria lode, che si risolve nel politico in un succedersi di fondazioni autonome di polis e l’esperienza di fondazione di origine romana, per cui tradizione, autorità e religione si espandono nell’universo politico in una unica trama unitaria, una distinzione che si è riflessa in tutta la storia europea e ancora attualmente si ripropone.

La rottura delle tradizioni attraverso “rivoluzioni” di pensiero, causa ed effetto dell’evolversi degli assetti economici e relazionali, diventano origine di nuove strutture normative la cui autorità nasce da atti politici di fondazione, in un passaggio pulsante tra tradizioni espanse e nuove “fondazioni” quali atti rivoluzionari risolventi tensioni sociali non più assorbibili nella tradizione.

Le istituzioni e la  normativa stessa nel suo evolversi perde unitarietà, si sfilaccia in mille rivoli pari alle molteplici possibilità dell’agire umano, il modello romano della fondazione  sfuma nel riprodursi dei moduli, i quali acquistano una propria originalità, mentre le polis si moltiplicano in un sistema economico a rete, nel quale la tecnologia aumenta la velocità della comunicazione e dello scambio e il trasferimento di risorse e degli stili di vita.

Le possibilità economiche creano possibilità culturali che si innestano nelle trame precedenti, si che l’internazionalizzazione dissolve le precedenti fondazioni attraverso il progressivo perdersi prima della tradizione, poi della autorità e della religione, nasce l’esigenza, non solo economica ma anche culturale, di una “rivoluzione” che ri-fondi i rapporti e quindi anche di una  normativa che abbia nuova tradizione e nuova autorità.

La differenziazione che questa nuova fondazione ricomprende non può portare ad una “maiuscola Verità etica”(Flores d’Arcais), ma accettare in sé “modeste verità di fatto” (Arendt) che tuttavia non devono risolversi in una inesistenza etica, pena il dissolversi dell’autorità fondativa, ma anche l’impossibilità di un sistema coordinato di relazioni su un substrato culturale difeso in quanto accettato e riconosciuto, come proprio dell’uomo quale essere relazionale.

Florens d’ Arcais afferma che “nel campo etico- politico, del dover – essere, non ci sono perciò né verità assolute né verità relative e parziali, perché i predicati vero/falso sono fuori luogo. Ci sono scelte.”, ma le scelte presuppongono comunque delle etiche non assolute, relative, comunque dei termini di scelta formati e condizionati dalle proprie relazioni e dal caso sociale.

Souriau in uno slancio creativo riconosce che nessun uomo “è stato conquistato da un’idea morale attraverso un ragionamento ma unicamente per l’irraggiamento di questo ideale, per l’ammirazione che causavano coloro che l’incarnavano” e prosegue con un appello a rimpiazzare le antiche morali ormai superate attraverso una “estetica” che superi la statica e passiva contemplazione, con una azione creatrice e costruttiva nella quale si manifesti pienamente il presupposto fondamentale della libertà del fare.

Questo modello “estetico”, fornito di una propria forza costruttrice, si viene a contrapporre inevitabilmente alla semplice gestione “amministrativa” dell’esistente e dei suoi principi conservatori; l’emozione morale è una emozione estetica e come tale suscita fremiti e movimento base per una “rivoluzione” umanistica ( Cauquelin), tuttavia “questa libertà non è assenza di rigore ma scelta fra numerosi stili di rigore, di cui alcuni sono ancora da inventare” ( Lascault).

L’estetica non è altro che la rappresentazione dell’innata simmetria insita nell’uomo, del suo valutare i colori secondo gli istinti di sopravvivenza e del completare mentalmente le linee partendo da tracce parziali, in un rapido susseguirsi di azione e reazione necessario nella lotta in natura per la sopravvivenza.

 In altre parole, la scimmia, dalla quale discendiamo, doveva avere un’idea molto precisa della geometria dello spazio realmente esistente per non cadere dagli alberi e rompersi il collo. Analogamente, è presumibile che le nostre capacità di astrazione e di manipolazione dei simboli logici si siano orientate a strutture realmente esistenti nel mondo esterno” ( Eilenberger), per l’individuo diventa pertanto un a priori e si comincia a intravedere la complementarietà tra scientificità ed estetica nella comprensione della natura e quindi dell’azione umana. Regolarità tecnologica e irregolarità della “misura” umana, ordine e disordine, vengono a completarsi come in una immagine frattale ( Eilenberger).

Nel suo raffinarsi culturale avviene l’estrapolazione delle forme e dei colori in termini di emozioni e quindi di valore, il quale trasportato in una società commerciale diventa economico e pertanto monetario, quindi commerciale.

L’estetica nel determinare il valore delle cose e nel commercializzarsi crea la necessità della normativizzazione, sia quali canoni ideologici che nelle necessarie e successive normalizzazioni normative, la costruzione giuridica è quindi anche un risultato del rapporto estetica- società-economia.

Qualsiasi “rivoluzione” necessita della creazione di una propria estetica, ancor più nell’ipotesi di una esperienza di fondazione o ri-fondazione, estetica che permette l’assimilazione emotiva della necessità organizzativa, sia economico- sociale che politico – istituzionale, e come tale ne giustifica e ne glorifica la creazione ponendola quale modello, ma l’estetica possiede un proprio valore derivante dalla sua necessità umana, individuale e indipendente dall’elemento sociale e collettivo.

Proprio in questa necessità insita nella specie umana vi è il suo riflettersi nella costruzione giuridica attraverso il valore che dà alle cose e all’azione, nonché per il parametro decisionale che acquista nelle scelte relazionali individuali o sociali, considerando che l’estetica è tra la plasticità e il desiderio (Lyotard ), che nasconde “un possibile” (Dafrenne) per una potenziale ri-fondazione. Vi è quindi una utopia che interloquisce con le potenzialità tecniche rendendole a dimensione umana, modificando “ciò che esprime e giustifica il sistema”( Dufrenne).

Il desiderio crea l’utopia in un’azione “costruttiva” e quindi di per sé modificativa, un desiderio che investe sia l’utile ( Bentham) che l’estetica, tra edonismo materiale e necessità psicologiche, si che la “rivoluzione” della ri-fondazione a cui una necessità utopica incita il presente diventa una rivoluzione non solo simbolica ma anche formale, che nel rendere evidente quello che è già esaurito ed evaporato ne ricostruisce tradizione e autorità, secondo un nuovo sentire che prefigura ciò che potrà essere realmente ( Dufrenne).

La Rivoluzione ha messo in moto tutte le energie del popolo francese;…, ha trasformato l’energia vitale dell’uomo e la morta potenza dei beni in un capitale rigoglioso” scriveva Gneisenau all’inizio del XIX Secolo, con il nascere in Europa di una nuova epoca, i cui frutti sarebbero stati sparsi nel resto del mondo nel momento in cui pragmatismo e utopia si sarebbero compenetrati.

La messa in moto di una trilogia di fattori quale spirito, morale e mezzi forma un trittico fondamentale nel costituire il tutto unico della potenza, che non è la somma ma il prodotto dei tre fattori, un ponte necessario fra le forze intellettuali e quelle materiali ( Jean), sì da superare l’omologazione gratificante ai modelli imposti, con l’azzeramento di fatto di una autonomia individuale in cui la debolezza dell’Io è mascherata dal narcisismo pervasivo e rischia la manipolazione da parte di una economia e di una politica dello spettacolo ( Petrucciani).

La felicità è pertanto la necessità di mettere alla prova le nostre capacità in attività difficili ma realizzabili, comunque per noi dotate di senso, in quanto “ci adattiamo, ci abituiamo, impariamo, cambiamo le nostre aspettative e abbiamo bisogno di nuovi stimoli e di nuove sfide per continuare ad essere felici” (Perrone), questo anche una volta raggiunta la sicurezza tanto economica quanto sociale, è quindi naturale il rapporto tra la necessità creativa insita nella ricerca della felicità e l’estetica, come lo è nell’azione ri-fondativa della tradizione che si esplica attraverso il ripensamento dell’esperienza pragmatica, fino a superare un puro individualismo possessivo per cui “prendo quello che voglio perché posso” ( Sassoon).

Come già ricorda Dewey senza l’estetica “l’umanità può diventare una razza di mostri economici, incessantemente affaccendati in dure transazioni con la natura e l’uno con l’altro, annoiati nell’ozio e capaci di farne uso solo in ostentate pompe e in dissipazioni stravaganti. Come altre questioni morali, questo argomento è sociale ed anche politico.”, vengono quindi a fondersi le funzioni dell’estetica, della determinazione del valore e della capacità creativa.

 

 

 

 

 

Bibliografia

 

 

·        E. Souriau, La couronne d’irerbes , Paris, U.G.E. 1975;

·        P. Flores d’Arcais, Addio alla verità ? Addio all’essere!, MicroMega, 98-104,5/2011;

·        H. Arendt, La storia e l’Azione, MicroMega, 105-139, 5/2011;

·        A. Cauquelin, Mikel Dufrenne : portrait chinois, in AA. VV., Vers une esthetique sans entrave. Melangs offerts a Mikel Dufrenne, Paris, U.G.E. 1975;

·        G. Lascault, Preambule in AA.VV., Vers une esthetique sans entrave. Cit. ;

·        J. F. Lyotard, Discours/Figyre, Paris, Klincksieck, 1978;

·        A. Manesco, Arte e politica nell’ultimo Dufrenne, Clued, 1976;

·        G. Eilenberger, Libertà, scienza, estetica, in H. O. Peitgen – P.H. Richten, La bellezza dei frattali, Bollati Beringhieri, 1978;

·        G. Rittere, Sollevazione popolare e politica di gabinetto: Gueisenau e Metternich nelle guerre di liberazione, in “I militari e la politica nella Germania moderna. Da Federico il Grande alla Prima Guerra Mondiale”, vol. I, Einaudi 1967;

·        C. Jean, Introduzione a Karl von Clausewitz, Della guerra, Oscar Mondadori, 1994;

·        S Petrucciani, Adorno e la democrazia manipolata, introduzione a T. W. Adorno, Massa e leader, 155-193, MiscoMega, 5/2011;

·        V. Perrone, Denaro e benessere: 147 milioni di motivi per essere felici?, in E & M – SDA Bocconi, 3-8, Etas 5/2009;

·        J. Dewey, Ricostruzione filosofica, in Vita, pensiero, opere scelte, a cura di A.Masserenti, ed. Il Sole 24 ORE 2006;

·        D. Sassoon, L’istant sociology di David Cameron, in Il Sole 24 ORE, Domenica, 38, 147-221, 14/8/11.

giovedì 10 luglio 2025

Rivista QUADERNI n. 2 del 2025 Aprile Giugno 2025

 


Nota Editoriale

 

Il N. 2 del 2025, 36° della Rivista, si apre in Approfondimenti con il contributo di Giovanni Riccardo Baldelli “Il Regio Esercito e la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale: dicotomia o scomoda convivenza?” un'analisi interessante di questa forza armata durata vent'anni dal 1923 al 1943 qui nella sua prima parte. la seconda la M.V.S.N. nella seconda guerra mondiale invece verrà pubblicata nel prossimo numero. Segue in Dibattiti il contributo di Davide Corona: “L'attacco sulle Alpi, Giugno 1940. L’Impresa della colonna “Boccalatte”; Alessia Biasiolo ci propone, poi, un'articolo sulla “Rivoluzione in musica”. Andrea Lopreiato, fresco laureato nel Master di storia militare presenta la sintesi della sua tesi “I bombardamenti alleati durante la campagna d'Italia. Viterbo. Un'esemplare di Case Study.; sempre in dibattiti “Una pagina di storia attraverso una mostrina” articolo proposta da Leonardo Prizzi che ci dà un bel quadro uniformologico  del periodo preso in esame, la guerra di liberazione. In Archivio Davide Dragonetti, anche lui fresco laureato del Master di Storia Militare contemporanea ci propone una ricostruzione attenta della “Operazione “Colossus” il primo raid britannico di paracadutisti in territorio nemico”.  Sempre in Archivio Antonio Zoccola, su indicazione di Stefano Mangiavacchi, ci invia un bello studio su “Mario Battisti, un eroe senza medaglia. 13 Aprile 1944 Badia Prataglia (Arezzo). Passiamo quindi a Musei Archivi Biblioteche dove Giorgio Madeddu ci illustra “Il primo numero de il “Nastro Azzurro”, la prima edizione del 1924.

 

Nel Mondo in cui viviamo: la realtà d’oggi. la rubrica Una finestra sul mondo’ ci offre una nota di Mario Pietrangeli che descrive “Il ruolo delle ferrovie nel teatro di guerra del Medio Oriente (Prima Guerra Mondiale) Eventi storici che sono alla base dell'attuale crisi Palestinese-Israeliana” a cui segue l’articolo di Andrea Ciaverini, anche lui di recente laureato al Master di Terrorismo ed Antiterrorismo. con la sintesi della sua tesi “Il golpe di agosto del 1991 e il ruolo del KGB” presentato in Geopolitica delle prossime sfide; chiude questa parte in Scenari, Regioni, Quadranti, Guido Andrea Caironi, anche lui alumno, “Soccorsi con elicottero e organizzazione sanitaria durante il conflitto coreano 1950 – 1953: nascita ed implementazione dei sistemi strutturati di Medical Evacuation. Il Post editoriale di Antonio Daniele, le tradizionali rubriche, con un interessante intervento di Osvaldo Biribicchi in “Segnalazione Librarie”, Notizie CESVAM chiudono questo numero, che ha in I di Copertina una foto di legionari della M.S.V.M, impegnati nella guerra contro l’Etiopia (1935-1936), che rinvia all’articolo di Giovanni Riccardo Baldelli sul tema tutto italiano di Ordinamenti delle Forze voluti dalla Politica  in contrasto con le reali necessità militari e conseguente sperpero di risorse ed indebolimento dello strumento militare;  la IV di copertina dedicata alla Federazione di Asti e a Marco Montagnani e al bel progetto realizzato dedicato alla tragica del Piroscafo Requisito “Conte Rosso”. (massimo coltrinari, direttore)

 

 

I di Copertina:  “ Elementi della M↓V.S.M in Africa Orientale Italiana 1935-1936.

IV di Copertina   La Copertina del Volume “L’affondamento del piroscafo requisito Conte Rosso 24 maggio 1941”

 

 

Il presente numero è stato chiuso in tipografia il 28 maggio 2025