Nota a margine di Filomena Guglielmi*
Durante la
conferenza “America Latina: isola di pace?”
, l’analista strategico Alessandro Politi ha sollevato alcune questioni
molto interessanti. Iniziando col sottolineare che, anche se si parla di
America Latina come “isola di pace”, è bene ricordare che di “isola” non si
tratta e non può trattarsi in quanto uno degli aspetti di cui tenere, conto
oltre all’ influenza nel Continente della crisi dei “gemelli sinoamericani” , è
quello delle interconnessioni che conducono (o vorrebbero condurre) ad
una coesione regionale vedendo emergere con tutta la loro forza gli ormai
diffusissimi social network ed è significativo -spiega Politi- che alcuni Paesi, come il Brasile, abbiano le
proprie reti sociali che sono specchi culturali e al tempo stesso piattaforme
di controllo e di informazioni ed è chiaro che chi le ha, possiede un vantaggio
commerciale in più. Secondo punto su cui il dott. Politi sposta l’attenzione è
la questione “sviluppo-ambiente”, che vede l’America Latina alle prese con il
realizzare infrastrutture e il preservare la propria, vasta risorsa ambientale;
inoltre l’analista Politi suggerisce di guardare alla questione indigena come
un’importante opportunità per ridisegnare il processo di sviluppo. Infine, last
not least, l’ultima problematica
affrontata durante l’intervento è quella della criminalità, o meglio della
geomafiosità, che si fa sempre più strada nelle economie in crescita,
corrompendole e destabilizzandole.
* Dott.ssa Filomena Guglielmi, Ricercatrice Associata, Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), e mail: filo.guglielmi@gmail.com
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