Il giorno 11
giugno 2013 si è tenuta a Palazzo
Salviati, presso il Centro Alti Studi per la Difesa (CASD), in Roma, la
conferenza dal titolo “Sudamerica isola di pace? Equilibri e cooperazione in
campo strategico in America Latina”. Tale incontro, dedicato appunto agli
equilibri e alla cooperazione strategica nel continente Sudamericano, è stato
organizzato dall’Associazione Seniores dello IASD, dall’Istituto Ricerche Studi
Informazioni Difesa (ISTRID) e dall’ Istituto di Alti Studi in Geopolitica e
Scienze Ausiliarie (IsAG). L’interesse è rivolto principalmente alla nuova fase
di trasformazione che sta attraversando l’America Latina e al suo processo di
integrazione regionale, che ha riportato alla luce la fantomatica unità
latino-americana. In particolare, è con la creazione dell’UNASUR che si sono
innescati nuovi meccanismi di cooperazione e coordinamento nei settori
strategici, affinché la regione possa consolidarsi come una zona di pace. Il
primo degli ospiti ad intervenire è stato l’ambasciatore della Repubblica
Orientale di Uruguay, S.E. Gustavo Alvarez Goyoga. L’ambasciatore Goyoga ha
focalizzato l’attenzione su due aree fondamentali: da un lato, l’importanza dell’UNASUR e della
politica di difesa nell’ intera regione, dall’altro, la politica di cooperazione
internazionale dell’Uruguay. La UNASUR (Unión de Naciones Suramericanas) nasce
come unione delle nazioni Sudamericane nel 2008 con l’impulso di creare una
integrazione regionale in materia di energia, educazione, salute, ambiente,
infrastrutture, sicurezza e democrazia. Le azioni dell’UNASUR sono finalizzate
alla costruzione di una identità regionale, sulla base di una storia comune e
dei principi del multilateralismo, sullo stato di diritto delle relazioni
internazionali e il rispetto assoluto dei diritti umani e dei processi
democratici. A tal proposito l’ambasciatore uruguayano pone in evidenza
l’importanza dello sviluppo, affianco dell’UNASUR, del Consiglio di Difesa
Sudamericano, un foro di cooperazione, consultazione e di coordinamento della difesa,
che opera in armonia con i principi del Trattato costitutivo dell’UNASUR.
L’elemento peculiare del Consiglio di Difesa è che non si tratta di
un’alleanza, così come si è abituati ad intenderla, politica e militare, ma è
uno spazio di integrazione e di unità dove il collante è la clausola
democratica, affinché si garantisca la più ampia partecipazione dei cittadini.
L’individuo è l’elemento centrale di questa clausola, in quanto sicurezza
democratica e sicurezza umana sono strettamente correlate. La UNASUR ha aperto
a una nuova èra del continente latinoamericano proiettata verso una maggiore
indipendenza. Per quanto concerne l’aspetto della cooperazione, l’ambasciatore
ha parlato delle operazioni di peacekeeping dell’Uruguay, e dell’importanza del
paese nell’ambito delle Nazioni Unite. L’Uruguay è uno dei paesi che
contribuisce maggiormente alle operazioni di peacekeeping e che compie grandi
sforzi nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionali, in alcuni
dei paesi più pericolosi nel mondo. Dal 1951, l’Uruguay ha servito in più di
ventuno operazioni di peacekeeping nelle quali sono state coinvolti 25.000
uruguayani. In conclusione, l’ambasciatore ribadisce l’importanza
dell’obiettivo di costruire un’area di identità sudamericana, affinché ciò
costituisca la base per creare un’agenda di sicurezza internazionale per far
fronte ad uno dei più grandi problemi della regione, quello del narcotraffico.
L’UNASUR e il Consiglio di Difesa sono la dimostrazione del livello di maturità
della democrazia regionale e delle capacità della stessa di creare una identità
regionale per consolidare l’America Latina come isola di pace.
Antonella
Troiani, dottoressa in Relazioni Internazionali, è frequentatrice del master
“Geopolitica e Sicurezza Globale”.
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