Atto Costitutivo e Statuto della Associazione

L'Atto Costitutivo, lo Statuto della Associazione, la Scheda di Adesione sono pubblicati sotto la data del 2 febbraio 2013 di questo Blog

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martedì 21 ottobre 2014

DEL SARTO, Andrea (1486-1531)
ricerca a cura di Adele Pizzullo
Il pittore italiano Andrea del Sarto, il cui vero nome è Andrea d’Agnolo di Francesco di Luca di Paolo del Migliore, nasce a Gualfonda (FI) il 16 luglio 1486. È figlio del sarto Angelo di Francesco, per cui riceve il soprannome “Sarto”. Andrea del Sarto riceve una formazione presso un orafo e in quella circostanza viene notato da un pittore sconosciuto per la sua bravura nel disegno. Costui gli insegna a dipingere e in seguito lo manda da Piero di Cosimo. Come studente di quest’ultimo, Andrea del Sarto viene influenzato dai grandi maestri dell’alto Rinascimento. Nel 1506 fonda una bottega artigianale con Franciabigio. Del Sarto dipinge i suoi capolavori dal 1508 al 1514. Realizza affreschi che raffigurano la vita di Filippo Benizzi, l’adorazione dei Magi e la nascita di Maria nell’atrio e nel chiostro della chiesa di Sant’Annunziata a Firenze. Nel 1511 dipinge per i frati un affresco dai toni grigio su grigio, raffigurante il Battesimo di Cristo, nel Chiostro dello Scalzo. Tra il 1511 e il 1527 dipinge Il Cenacolo un grande affresco (525x871 cm)  conservato nel Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, vicino la chiesa di San Salvi, a Firenze. Dal 1515 al 1516 Del Sarto continua il ciclo della vita di S. Giovanni Battista. Fra le sue opere migliori si distinguono anche disegni realizzati con gessetti colorati e a sanguigna. Le opere di Andrea del Sarto si distinguono per la loro fresca naturalezza, per la ricerca di tratti caratteristici, per l’ordine e la disposizione in gruppi, per i colori armoniosi e per una rappresentazione elegante, elementi combinati a tratti raffinati.
Andrea del Sarto, uno dei pittori più importanti del Rinascimento italiano, muore il 22 gennaio 1531 a Firenze.
Da "Roma moderna" risultano a Palazzo Salviati quattro Istorie del Testamento vecchio, mentre nel testo
“Palazzo Salviati alla Lungara" risultano cinque quadri con storie di Giacobbe che si trovavano nella seconda anticamera accanto alla Cappella, una Madonna con Bambino, San Giuseppe e San Giovannino e un'altra Madonna con Bambino e San Giuseppe collocati nella camera delle Udienze, un San Sebastiano a mezza figura nella stanza del Camino e infine una Madonna con Bambino in braccio che si trovava nella camera del Cantone verso strada accanto al Gabinetto.

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