Atto Costitutivo e Statuto della Associazione

L'Atto Costitutivo, lo Statuto della Associazione, la Scheda di Adesione sono pubblicati sotto la data del 2 febbraio 2013 di questo Blog

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martedì 28 ottobre 2014

HOLBEIN, Hans (1497-1543)

ricerca a cura di Adele Pizzullo

Hans Holbein il giovane nasce ad Augusta, nella Germania meridionale verso il 1497 secondo figlio del pittore omonimo. Dopo aver studiato pittura con il padre Hans il Vecchio, apprezzato ritrattista di tradizione fiamminga, nel 1515 si stabilì a Basilea, dove si dedicò all’illustrazione di libri, tra i quali l’Elogio della follia di Erasmo da Rotterdam.
Durante un viaggio in Italia, nel 1518, rimase affascinato dalle opere di Andrea Mantegna e Leonardo da Vinci, la cui influenza si avverte nella composizione, nella plasticità e nella ricchezza cromatica che assumono i suoi dipinti. Morto il fratello maggiore Ambrogio, Hans eredita la bottega paterna e si iscrive alla Corporazione dei Pittori di Basilea; lo stesso anno sposa Elsbeth Binsentock vedova di un conciatore di pelli, dalla quale avrà quattro figli. Ottenuta la cittadinanza, Holbein visse stabilmente a Basilea, dove nel 1529 venne coinvolto nella crociata iconoclasta: in questa occasione molti personaggi che non aderirono alla Riforma furono costretti a fuggire, fra questi anche Erasmo da Rotterdam amico di Holbein.
Tra il 1523 e il 1526 Holbein realizzò, oltre ai lavori ad olio, anche 51 disegni con le allegorie medievali della danza macabra, incisioni per la Bibbia tradotta in tedesco da Martin Lutero. Nel 1532 Holbein si stabilì in Inghilterra, dove, conquistata la fama con il ritratto dello statista Thomas Cromwell, venne nominato pittore di corte (1536) da Enrico VIII.
Fra i ritratti di Hans Holbein, caratterizzati da grande realismo, cura dei minimi dettagli e precisa resa psicologica dei soggetti, i più significativi sono quelli del sovrano (1539-40, Galleria nazionale d’arte antica, Roma) e della sua terza moglie, Jane Seymour (1536-37, Kunsthistorisches Museum, Vienna), quelli di Charles de Solier, sieur de Morette (1534-35, Gemäldegalerie, Dresda) e di Sir Richard Southwell (1536, Uffizi Firenze), e il doppio ritratto con anamorfosi "Gli ambasciatori" Jean de Dinteville e Georges de Selve (1533, National Gallery, Londra). E proprio il sovrano inglese posò per uno dei suoi quadri più famosi. Il dipinto fu realizzato fra il 1534 e il 1536, si tratta di un olio su tavola che misura 28 x 20 cm e attualmente è esposto al museo Thyssen-Bornemisza. E’ un capolavoro della ritrattistica di tutti i tempi.
Durante la terribile epidemia di peste che decimò la popolazione londinese, il 7 ottobre 1543, Holbein fece testamento e morì il 29 novembre 1543.
Nel testo "Roma moderna" è menzionato un Ritratto dell'artista che si trovava a Palazzo Salviati, anche nel testo "Palazzo Salviati alla Lungara" risulta un Ritratto di un senatore collocato nella seconda anticamera accanto alla Cappella.

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